Hong Kong si prepara a entrare a pieno titolo nell’arena mondiale degli esport. Dopo anni di esperimenti e piccoli tornei, la città è pronta a fare il salto di qualità e a trasformarsi in un polo internazionale per il gaming competitivo.
A sostenerlo è Dickson Lee, vicepresidente e direttore generale per l’Asia-Pacifico di SteelSeries, azienda danese tra le più note al mondo nella produzione di periferiche per videogiocatori professionisti.
“Hong Kong non è ancora un mercato esport pienamente sviluppato”, ha dichiarato Lee. “Ma stiamo assistendo a molti progetti governativi nel settore, come programmi di formazione, educazione e strutture dedicate.”
SteelSeries produce accessori di fascia alta come cuffie, tastiere, controller e mouse da gaming, ed è partner ufficiale di tornei e squadre di livello mondiale. L’azienda sponsorizza inoltre streamer e creatori di contenuti, contribuendo alla crescita di una scena eSports ormai globale, che vale miliardi di dollari e coinvolge milioni di fan.
Un investimento pubblico da 100 milioni di dollari di Hong Kong
Il terreno per questa crescita è stato preparato da tempo. Nel bilancio 2018-2019, il governo di Hong Kong ha stanziato 100 milioni di dollari di Hong Kong (circa 12,9 milioni di dollari USA) per sostenere lo sviluppo degli esport attraverso Cyberport, l’hub tecnologico e incubatore pubblico della città.
Con quei fondi è stato finanziato il CyberArcade, una struttura dedicata a eventi internazionali e locali che, in soli tre anni, ha ospitato 21 tornei, di cui 6 di portata internazionale. Il progetto è diventato un punto di riferimento per team, aziende e università interessati a sviluppare nuove competenze nell’ambito del gaming competitivo.
La spinta è arrivata anche dai risultati sportivi: nel 2023 una squadra di Hong Kong ha conquistato la medaglia d’argento ai Giochi Asiatici di Hangzhou, in Cina. Da quel momento, l’Hong Kong Sports Institute ha deciso di finanziare 12 giocatori professionisti per il biennio 2024-2025, segnando un cambio di passo nella percezione pubblica del fenomeno.
Un mercato da miliardi di dollari e un vantaggio culturale
Secondo il portale Esports Earnings, i giocatori originari di Hong Kong occupano la 48ª posizione nel ranking mondiale, con vincite complessive superiori a 5,4 milioni di dollari ottenute in 901 tornei. I titoli più popolari tra i professionisti locali sono Fortnite, League of Legends, Arena of Valor e Street Fighter 6, a conferma di una scena varia e in costante evoluzione.
La crescita di Hong Kong si inserisce in un trend più ampio: il mercato globale delle periferiche per videogiochi, secondo una ricerca di Research and Markets, dovrebbe valere 4,74 miliardi di dollari nel 2025, per poi raggiungere 5,72 miliardi nel 2030.
Lee, tuttavia, guarda soprattutto al contesto asiatico. “Se si osserva la crescita dalla Cina nei prossimi cinque anni, sarà piuttosto stabile. Non triplicherà né quadruplicherà. Ma le opportunità per Hong Kong sono enormi, man mano che sempre più persone iniziano a giocare e a seguire gli eSports. Credo che vedremo una crescita spettacolare nei prossimi cinque-dieci anni.”
Dalla Cina a Hong Kong: due mercati diversi, un’unica spinta
Secondo il dirigente di SteelSeries, il successo della Cina ha rappresentato un trampolino di lancio per l’intera regione Asia-Pacifico.
“La Cina è in forte espansione da 12, se non 18 mesi, perché è un mercato molto maturo e per la varietà di competizioni di gaming ed eSports che vi si svolgono,” ha spiegato. “I sussidi governativi sostengono non solo il gaming, ma anche l’elettronica di consumo.”
Le differenze con Hong Kong restano però marcate. Se nel continente i giocatori si concentrano soprattutto su PC e smartphone, nella città asiatica il pubblico è più diversificato, con una forte presenza della PlayStation, oltre ai classici PC e dispositivi mobili. Il che, secondo Lee, rappresenta un punto di forza e una chiave di crescita.
L’ambizione: formazione e un mega-evento di esport
Per SteelSeries, il futuro passa anche dall’educazione. L’azienda danese ha infatti in programma di creare un programma educativo nella Greater Bay Area, con l’obiettivo di formare nuovi talenti nel campo del gaming competitivo. “La prossima fase del nostro sviluppo prevede collaborazioni con università e scuole per offrire supporto educativo, hardware e formazione esport ai giovani interessati,” ha aggiunto Lee.
Un percorso che culminerà, con ogni probabilità, in un grande evento. “Un mega-evento esport a Hong Kong nei prossimi anni è assolutamente probabile”, ha anticipato il manager. Un’iniziativa che consoliderebbe l’immagine della città come hub tecnologico e creativo, capace di unire l’energia delle nuove generazioni al dinamismo economico del settore tech.
Dopo la finanza e la logistica, Hong Kong pare dunque intenzionata a trovare nella cultura digitale e negli esport la nuova frontiera della propria identità. E, come suggerisce Lee, il gioco è solo all’inizio.


