A distanza di due anni dal clamoroso licenziamento e successivo reintegro di Sam Altman, la storia...
A distanza di due anni dal clamoroso licenziamento e successivo reintegro di Sam Altman, la storia...
La nuova frontiera del web si sta giocando tra chi vuole costruire assistenti capaci di agire in...
A distanza di due anni dal clamoroso licenziamento e successivo reintegro di Sam Altman, la storia...
La nuova frontiera del web si sta giocando tra chi vuole costruire assistenti capaci di agire in...
Gli editori giapponesi chiedono a OpenAI di fermare l’uso dei loro contenuti per l’addestramento dei modelli generativi. Altman risponde con un post ironico su X.
Promesse, ambiguità e versioni discordanti: OpenAI ha giocato con le regole, lasciando Hollywood nel caos. Attori e agenzie si sentono ingannati, mentre le major tentano di restare in equilibrio tra indignazione pubblica e appetito per nuove partnership.
La Commissione UE contesta a Facebook e Instagram carenze nella segnalazione dei contenuti illegali e nel diritto d’appello degli utenti. È la prima volta che Bruxelles applica il Digital Services Act contro una piattaforma social.
“Usano avvocati, donazioni politiche e lobbisti perché possono. E a volte funziona”.
Tra obblighi di trasparenza e sfide tecniche, l’Italia diventa apripista nella lotta ai falsi generati da intelligenza artificiale.
Milioni di falsi positivi, backdoor permanenti e rischio di sorveglianza di massa: il rinvio non chiude il caso ma lo trasforma in un test per la democrazia tecnologica europea.
Dopo i licenziamenti e le accuse di cattiva condotta, Musk sembra aver vinto la partita dei costi. Ma non quella della crescita.
La nuova versione dello strumento video di OpenAI includerà contenuti protetti a meno di una richiesta di esclusione esplicita da parte del titolare del copyright. Un cambio di paradigma che riflette la crescente aggressività delle aziende che si occupano di intelligenza artificiale.
Con l’accordo, Google chiude l’ultimo fronte aperto dal presidente Usa contro le big tech accusate di censurare la destra americana. Parte della somma finanzierà la sala da ballo voluta da Trump alla Casa Bianca, il resto andrà a co-querelanti come l’American Conservative Union e Naomi Wolf.
Un accordo record spegne la disputa sugli abbonamenti, ma non ferma l’assedio regolatorio che ora punta alle pratiche sul commercio online.