Il New York Times accusa Errol Musk di abusi sessuali sui figli

da | 24 Set 2025 | Tecnologia

Errol Musk in una foto di Gianluigi Guercia/AFP/Creative Commons

La vita di Elon Musk è stata spesso scandita da rivelazioni pubbliche, tweet incendiari e biografie autorizzate. Il magnate di Tesla e SpaceX ha costruito intorno a sé un’immagine da visionario capace di parlare senza filtri, alternando colpi di genio industriale a dichiarazioni controverse.

Ma c’è un capitolo della sua storia personale che non ha mai voluto raccontare apertamente: il tormentato rapporto con il padre, Errol Musk, accusato per decenni di abusi sessuali sui suoi figli e figliastri.

Un’inchiesta del New York Times ha riportato alla luce accuse che risalgono agli anni Novanta e che hanno inciso profondamente nella frattura tra Elon e il padre.

Secondo documenti di polizia, testimonianze familiari e corrispondenza privata, Errol Musk avrebbe abusato di cinque figli e figliastri tra Sudafrica e California. Un’accusa che lui respinge definendola “falsa e assurda all’estremo”, ma che continua a gravare come un macigno sulla famiglia più mediatica della Silicon Valley.

Le prime accuse e la lunga scia giudiziaria

Il primo episodio contestato risale al 1993, quando la figliastra di Errol Musk, allora di soli quattro anni, raccontò ai parenti che l’uomo l’aveva toccata nella casa di Pretoria. Dieci anni dopo, la stessa ragazza disse di averlo sorpreso a sniffare la sua biancheria sporca.

Non si trattò di episodi isolati: negli anni successivi altri familiari lo accusarono di abusi su due figlie e un figliastro, mentre nel 2023 il figlio più piccolo, appena cinque anni, avrebbe riferito di essere stato palpeggiato dal padre.

In totale, tre inchieste di polizia furono aperte, ma nessuna portò a una condanna. Alcune furono archiviate, altre rimasero sospese senza esito.

Errol Musk, oggi 79 anni, non ha mai subito una condanna penale. Eppure, la traccia lasciata da queste accuse, stando al Times, ha lacerato irrimediabilmente i rapporti familiari.

Tossicodipendenza, malattie e traumi familiari

Il dramma si intreccia con altri elementi di fragilità che hanno segnato la storia dei Musk.

Heide-Mari Bezuidenhout, la terza moglie di Errol e madre della bambina coinvolta nel primo episodio del 1993, ha lottato a lungo con problemi di salute mentale. Dopo una serie di matrimoni falliti e ricoveri psichiatrici, ha perso temporaneamente l’affidamento dei figli, finiti in una casa di accoglienza.

La figliastra, invece, una volta cresciuta è caduta nella spirale della droga, condizione che lei stessa ha attribuito al trauma vissuto da bambina.

È stata arrestata più volte e ha passato periodi di detenzione. In età adulta ha avuto un figlio proprio da Errol Musk, con cui ha intrattenuto una relazione controversa e discussa all’interno della famiglia.

Oggi, dopo anni difficili, dichiara di essere uscita dal tunnel della dipendenza, anche grazie alla maternità.

Elon Musk nel mezzo

Nel frattempo, Elon è diventato una delle figure più potenti e discusse al mondo. Eppure non è mai riuscito a recidere del tutto il filo che lo lega al Sudafrica e al padre.

Lettere ed email visionate dal New York Times mostrano come più volte i parenti abbiano chiesto il suo aiuto per proteggere i bambini. In alcuni casi ha riposto un suo assistente, garantendo supporto.

In altri, è stato Elon stesso a sostenere economicamente fratellastri e sorellastre, arrivando persino a pensare di trasferirli stabilmente in California per tenerli lontani dal padre.

Lo stesso Elon, però, ha parlato pubblicamente del suo genitore solo in rare occasioni. Nel 2017, in un’intervista a Rolling Stone, si è commosso definendolo un uomo capace di compiere “quasi ogni cosa malvagia che si possa immaginare”.

E nella biografia di Walter Isaacson del 2023 ha ribadito di non avere più alcun rapporto con lui.

Errol Musk, tra business improbabili e negazioni

Oggi Errol Musk continua a respingere ogni accusa. “Sono menzogne, messe in bocca ai bambini per ottenere denaro da Elon”, ha dichiarato. E nonostante i trascorsi, sostiene che i rapporti col figlio siano “molto stretti”.

Negli ultimi mesi però ha attirato ulteriori critiche dai familiari per i suoi tentativi di sfruttare la notorietà del cognome Musk, parlando di una criptovaluta chiamata MuskIt e persino di un grattacielo da costruire a Dubai, salvo poi negare ogni coinvolgimento in questi progetti.

Dietro queste vicende resta il peso di una saga familiare lunga oltre trent’anni, fatta di accuse, procedimenti giudiziari mai chiusi definitivamente e relazioni spezzate.

Una ferita che probabilmente spiega perché il magnate che corre verso Marte e investe miliardi nell’intelligenza artificiale, abbia finora avuto una vita famigliare altrettanto complessa.

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