Negli Stati Uniti, TikTok non è più lo spazio aperto che molti utenti avevano considerato come simbolo della libertà di espressione. O almeno, questo è quanto affermano alcuni utenti, che denunciano cambiamenti significativi nell’esperienza dell’applicazione.
Dirette live meno frequenti, rimozione di contenuti e un aumento delle segnalazioni per presunte violazioni delle linee guida della comunità, stanno facendo sorgere dubbi sulla libertà d’espressione garantita dalla piattaforma.
Nonostante TikTok abbia dichiarato che “le nostre politiche e i nostri algoritmi non sono cambiati durante il fine settimana”, le testimonianze sembrerebbero indicare il contrario.
Molti utenti hanno notato una maggiore moderazione dei contenuti, con ricerche più limitate e avvisi contro la disinformazione.
Alcuni sostengono che TikTok stia censurando frasi come “Free Palestine” o “Free Luigi”, un chiaro riferimento a Luigi Mangione, accusato dell’omicidio di un dirigente di UnitedHealth.
TikTok in questi casi replica che non sono consentiti contenuti che promuovano odio o violenza. Le critiche però non si fermano.
Le critiche dei creator
L’accusa di una gestione più severa arriva anche da creatori di contenuti come Pat Loller, un comico e veterano con 1,3 milioni di follower.
Loller ha raccontato che un suo video satirico su Elon Musk è stato inizialmente etichettato come disinformazione e la possibilità di condividerlo è stata limitata. “Non avevo mai visto niente di simile prima,” ha dichiarato.
Lisa Cline, un’altra utente, ha denunciato su Threads di Meta difficoltà nel pubblicare un video critico nei confronti di Donald Trump, accusando TikTok di censura.
La piattaforma non ha fornito spiegazioni ufficiali, ma il suo caso non è isolato: Danisha Carter, una creatrice di contenuti con 2 milioni di follower, ha visto il suo account sospeso permanentemente con la motivazione di “violazioni ripetute delle politiche”.
Carter, nota per i suoi commenti politici e sociali, ha definito la sospensione “politicamente mirata”.
TikTok: un controllo sempre più pervasivo?
Anche gli utenti meno esposti politicamente segnalano episodi preoccupanti. Ada “Mila” Ortiz, analista di dati, ha raccontato di aver ricevuto avvertimenti per commenti innocui e di aver temuto che TikTok volesse eliminarla dalla piattaforma.
Ha quindi cancellato oltre 15 video, molti dei quali contenevano posizioni a favore della vicepresidente Kamala Harris e critiche all’ex presidente Trump.
Mentre TikTok cerca di ripristinare la normalità, gli utenti americani si interrogano sul futuro della piattaforma.
Quello che una volta era un rifugio per la libertà di espressione sembra oggi sempre più regolato e controllato, sollevando dubbi sul reale equilibrio tra sicurezza e censura. Chissà se è realmente così…


