Zuckerberg dona un milione di dollari a Trump

da | 12 Dic 2024 | Politica

Mark Zuckerberg, CEO di Meta, la società madre di Facebook e Instagram, ha donato un milione di dollari al “fondo inaugurale” di Donald Trump. Con questa espressione si intende una raccolta di denaro destinata a finanziare le attività legate all’insediamento ufficiale di un nuovo presidente negli Stati Uniti.

A riportarlo è Bloomberg, secondo cui questa mossa segna un netto cambio di rotta rispetto agli anni passati.

La donazione, confermata da un portavoce dell’azienda, sottolinea il tentativo del CEO Mark Zuckerberg di ricostruire un rapporto positivo con l’amministrazione repubblicana, dopo un lungo periodo di tensioni e contrasti.

Un gesto senza precedenti

Meta non aveva effettuato donazioni simili né durante il primo mandato di Trump né in occasione dell’insediamento del presidente Joe Biden.

Ciò rende il contributo attuale particolarmente significativo, soprattutto alla luce delle difficoltà nei rapporti tra l’ex presidente e Zuckerberg.

La donazione, peraltro, arriva poche settimane dopo una cena a Mar-a-Lago tra Trump e il CEO di Meta, un incontro che ha segnato una possibile svolta nei rapporti tra i due.

Zuckerberg: dalla sospensione degli account al riavvicinamento

Le relazioni tra Trump e Meta hanno raggiunto il punto più critico nel gennaio 2021, quando le piattaforme di Zuckerberg sospesero gli account dell’allora presidente in seguito all’assalto al Campidoglio.

La decisione fu motivata dal timore che i post di Trump potessero incitare ulteriori violenze, dopo che il presidente aveva ripetutamente contestato la legittimità dell’elezione di Joe Biden.

Nonostante la riattivazione degli account nel 2023, le tensioni sono rimaste alte.

Trump ha continuato a criticare Zuckerberg, definendolo “nemico del popolo” e accusandolo di interferenze elettorali.

Negli ultimi mesi, però, Zuckerberg ha adottato un approccio piuttosto conciliatorio, elogiando Trump in pubblico per la sua reazione al tentativo di attentato e contattandolo direttamente per scusarsi di errori relativi a verifiche di fatti sulle sue foto.

Una tendenza condivisa dalla Silicon Valley

Il gesto di Meta si inserisce in una tendenza più ampia che vede diversi leader della Silicon Valley, storicamente critici nei confronti di Trump, cercare un riavvicinamento.

Con il ritorno del presidente repubblicano alla Casa Bianca, molti giganti del tech sembrano intenzionati a costruire un rapporto più costruttivo con l’amministrazione.

Zuckerberg, in particolare, ha compiuto passi pubblici per riparare i rapporti, forse consapevole dell’importanza di mantenere un dialogo aperto con un governo che potrebbe influenzare direttamente la regolamentazione delle piattaforme social.

La donazione al fondo inaugurale rappresenta quindi non solo un gesto di buona volontà ma anche una mossa strategica, con Meta che tenta di posizionarsi al meglio per affrontare le sfide politiche e regolatorie del prossimo mandato di Trump.

POTREBBE INTERESSARTI

torre controllo shutdown

Shutdown negli Stati Uniti, aeroporti sull’orlo del collasso

File di ore ai controlli, voli saltati e personale allo stremo. I controllori di volo non vengono pagati da settimane e iniziano a dimettersi: “Ogni giorno ce ne sono...
nexperia

La fragile tregua tra Cina ed Europa sul caso Nexperia

Dopo settimane di tensione, Pechino accetta di incontrare i funzionari olandesi per discutere il futuro di Nexperia. Ma l’Olanda è stretta tra le pressioni di...
OpenAI Sam Altman ChatGPT

Sam Altman dopo il no ai salvataggi di Stato, dice sì agli incentivi

Il CEO di OpenAI ha lanciato un appello al governo statunitense per estendere il credito d’imposta previsto dal Chips and Science Act anche alle infrastrutture dedicate...
Marsha Blackburn

Google ritira Gemma dopo le accuse di diffamazione della senatrice Blackburn

Dopo una risposta “allucinata” del modello Gemma, la senatrice repubblicana Marsha Blackburn accusa Google di aver inventato false accuse di stupro. Mountain View parla...
Trump USA Xi Jinping Cina

La Cina vieta i chip stranieri nei data center pubblici

Il governo cinese impone ai data center finanziati dallo Stato di usare solo chip nazionali, tagliando fuori Nvidia, AMD e Intel. La misura arriva pochi giorni dopo il...
microsoft-uae

Trump, gli Emirati e Microsoft: l’IA diventa geopolitica

L’investimento da 15,2 miliardi di dollari di Microsoft porta per la prima volta ad Abu Dhabi le GPU Nvidia più avanzate negli Emirati. Segnando un cambio di rotta nei...
Alex Karp Palatir

Palantir sfida l’università e assume diplomati anziché laureati

Per Alex Karp non c’è più il merito nelle università americane: la “Meritocracy Fellowship” vuole sostituirle con una nuova formazione aziendale.

Xi Jinping propone un organismo mondiale per l’IA

La Cina si presenta come alternativa agli Stati Uniti, che rifiutano ogni regolamentazione multilaterale in nome del libero mercato.

Trump Halo

Halo finisce nelle strategie social della Casa Bianca

Trump come Master Chief: la Casa Bianca e il Department of Homeland Security usano immagini ispirate ad Halo per una campagna anti-immigrazione.

Casa Bianca

Le Big Tech stanno pagando la sala da ballo da 250 milioni della Casa Bianca

Mentre gli Stati Uniti affrontano lo shutdown, i colossi digitali finanziano la nuova ala dorata della Casa Bianca, tra interessi politici e deregolamentazione...
Share This