Quella che state per leggere è una news imbarazzante, anche solo da riportare.
Mark Zuckerberg, CEO di Meta, in passato ha espresso in passato critiche indirette alle politiche di Donald Trump, pur mantenendo un approccio generalmente cauto nelle sue dichiarazioni pubbliche.
Ad esempio, nel gennaio 2017, Zuckerberg ha criticato l’ordine esecutivo di Trump che limitava severamente l’ingresso di immigrati e rifugiati da alcuni paesi, sottolineando l’importanza dell’immigrazione per l’innovazione negli Stati Uniti.
Inoltre, durante le proteste del 2020, Zuckerberg ha definito “profondamente offensivi” i commenti di Trump riguardo all’uso della forza contro i manifestanti, pur decidendo di non rimuovere i post dalla piattaforma, scelta che ha suscitato dibattiti interni a Facebook.
Il cambio di rotta di Zuckerberg
Poi, forse per un convincimento personale, forse perché la possibilità di un secondo mandato di Trump pareva sempre più plausibile, ha cambiato registro.
A luglio ha definito “una delle cose più incredibili che abbia mai visto” la reazione di Trump al tentato assassinio, pur specificando di non voler appoggiare alcun candidato.
Queste parole hanno tutt’altro che placato Trump, il quale ad agosto ha accusato Zuckerberg di aver complottato contro di lui durante le elezioni del 2020 e ha dichiarato che, se tali azioni si ripetessero nelle elezioni future, Zuckerberg “passerà il resto della sua vita in prigione”.
Inoltre, Trump ha definito Facebook, la piattaforma principale di Meta, come “nemico del popolo”, esprimendo la sua opposizione a un eventuale ban di TikTok negli Stati Uniti, poiché ciò favorirebbe Facebook, che considera un avversario.
A fine agosto, Zuckerberg ha preso ulteriormente le distanze dalla Casa Bianca, indirizzando una lettera al presidente della Commissione Giudiziaria della Camera, Jim Jordan, nella quale ha apertamente criticato l’amministrazione Biden per aver fatto pressione su Facebook affinché censurasse contenuti legati al Covid-19 durante la pandemia.
La cena con Trump
Arriviamo così alla news di ieri riportata da The Verge, secondo la quale Mark Zuckerberg ha incontrato il presidente eletto Donald Trump a Mar-a-Lago a cena.
La news originaria indicava che l’incontro potrebbe segnare una svolta nelle relazioni tra i due, dopo le tensioni del passato.
Secondo quanto riportato, Zuckerberg avrebbe partecipato all’incontro su invito di Trump, accompagnato da alcuni membri del suo team. Andy Stone, portavoce di Meta, ha dichiarato: “È un momento importante per il futuro dell’innovazione americana. Mark è grato per l’invito e per l’opportunità di confrontarsi con i rappresentanti della futura amministrazione”.
A confermare l’appuntamento anche Stephen Miller, stretto consigliere di Trump, che in un’intervista a Fox News ha sottolineato: “Mark Zuckerberg è stato molto chiaro sul suo desiderio di sostenere e partecipare al cambiamento guidato dal movimento riformista di Donald Trump, un cambiamento che sta coinvolgendo l’America e il mondo”.
L’umiliazione di Trump
Sebbene i dettagli della conversazione tra Zuckerberg e Trump non siano stati resi noti, il timing di questo incontro è parso significativo.
E con Trump nuovamente al centro della scena politica americana, il dialogo tra il futuro presidente e una delle figure più influenti nel mondo della tecnologia potrebbe aprire nuovi scenari per l’industria digitale.
In queste ore però il Daily Mail ha pubblicato questo video del 2022 nel quale Donald Trump dichiarava che lo strambo (“weirdo”) Zuckerberg era andato alla Casa Bianca a baciargli il fondoschiena, umiliando così il CEO di Meta come raramente è capitato di vedere a questi livelli istituzionali.
@dailymail Amid reports of Mark Zuckerberg visiting Donald Trump at Mar-a-Lago on Wednesday, a video resurfaced of the president-elect slamming Zuckerberg at Trump’s 2022 rally. 🎥 YouTube/HowardMortman #trump #zuckerberg #techtok #politics ♬ original sound – Daily Mail
Dopo la cena dell’altro giorno, si è ipotizzato che il confronto tra i due, un tempo divisi da polemiche e accuse, potrebbe mirare a una convergenza sul tema dell’innovazione. E che la Silicon Valley potrebbe diventare un alleato chiave della nuova amministrazione, soprattutto in un momento in cui gli Stati Uniti cercano di mantenere la leadership globale in settori strategici come l’intelligenza artificiale, la tecnologia 5G e il metaverso.
Ma visti i trascorsi tra i due, è chiaro che il boccone mandato giù da Zuckerberg sia molto amaro. Di una cosa ci sentiamo però di essere sicuri: che Elon Musk in questo momento se la stia ridendo.
Edit: abbiamo posizionato correttamente il video del Daily Mail nella cronologia dell’articolo.


