Un’esplosione avvenuta ieri mattina davanti al Trump International Hotel di Las Vegas ha provocato la morte di una persona e il ferimento di almeno sette individui.
Il veicolo coinvolto, un Tesla Cybertruck, è stato ridotto in cenere davanti all’ingresso principale dell’hotel, gettando nello scompiglio ospiti e personale.
L’albergo, situato su Fashion Show Drive, conta quasi 1.300 suite distribuite su 64 piani.
Sebbene le autorità abbiano dichiarato che l’incidente potrebbe essere isolato, non si esclude un collegamento con l’attacco avvenuto poche ore prima a New Orleans, dove un altro veicolo ha travolto una folla causando almeno 15 morti.
È terrorismo?
Lo sceriffo Kevin McMahill della Polizia Metropolitana di Las Vegas ha rassicurato i cittadini dichiarando che “non c’è ulteriore minaccia per la comunità”. Tuttavia, l’FBI sta indagando per determinare se l’esplosione possa essere qualificata come un atto terroristico.
Nel veicolo, noleggiato in Colorado tramite l’app Turo, sono stati trovati contenitori di gas, carburante da campeggio e mortai per fuochi d’artificio. Sono ancora ignote le cause dell’innesco, ma le autorità stanno seguendo la pista di un possibile legame tra i due attacchi.
Elon Musk, CEO di Tesla, ha smentito problemi tecnici del Cybertruck, affermando che l’esplosione è stata causata da “fuochi d’artificio o una bomba trasportati nel cassone del veicolo”.
Intanto, i testimoni dell’incidente hanno descritto momenti di panico. Oscar Terol, turista spagnolo, ha raccontato: “Eravamo vicini all’ingresso quando l’esplosione ci ha scaraventati all’indietro. Quei pochi secondi hanno fatto la differenza.”
Gli altri attacchi a Trump
L’incidente di Las Vegas è l’ultimo di una serie di attacchi che hanno coinvolto la figura di Donald Trump durante l’attuale campagna elettorale.
A ottobre, un drone ha colpito la Trump Tower a Chicago, causando danni strutturali ma nessuna vittima. Qualche settimana dopo, un pacco esplosivo è stato intercettato all’interno di una delle sue residenze a Palm Beach.
L’episodio più eclatante è però avvenuto a novembre, quando un uomo ha sparato contro l’ex presidente durante un comizio. Trump è rimasto illeso ma l’attentato ha scioccato i sostenitori presenti e ha portato a un rafforzamento delle misure di sicurezza.
Mentre si attendono ulteriori sviluppi dalle indagini, la famiglia Trump ha voluto rassicurare i propri ospiti. “La sicurezza e il benessere dei nostri ospiti e del personale sono la nostra priorità assoluta”, ha dichiarato Eric Trump in un comunicato.
Ma l’ombra di questi attacchi continua a incombere, sollevando interrogativi sulla sicurezza del candidato e sul clima di tensione che sta segnando l’insediamento alla Casa Bianca.


