Netflix avrebbe aperto le danze per una delle operazioni più ambiziose della storia dell’intrattenimento.
Secondo tre fonti vicine alla trattativa e riprese da Reuters, la piattaforma di streaming avrebbe avviato le verifiche preliminari per un’offerta d’acquisto sugli studi e sull’attività di streaming di Warner Bros Discovery, il colosso nato dalla fusione tra WarnerMedia e Discovery.
Per muoversi in un campo così delicato, Netflix si è affidata alla banca d’investimento Moelis & Co, la stessa che ha guidato Skydance Media nella recente e riuscita scalata a Paramount Global.
L’operazione, se portata a termine, darebbe a Netflix il controllo di un pezzo consistente della storia di Hollywood: dai franchise di Harry Potter e DC Comics alle produzioni di HBO, che includono serie di culto come Succession o The Last of Us.
A ciò si aggiunge il fatto che gli studi televisivi Warner producono già diversi titoli di successo ospitati sulla stessa Netflix, come You o Maid.
Netflix: “costruttore, non acquirente”
La mossa rappresenterebbe un cambio di passo per un’azienda che, come ha ricordato il CEO Ted Sarandos, si è sempre definita “più costruttrice che acquirente”.
Eppure, davanti a un’occasione di questa portata, Netflix sembra pronta a rivedere i propri dogmi. “Valutiamo le acquisizioni in base a criteri come la dimensione dell’opportunità e la capacità di rafforzare la nostra offerta di intrattenimento”, ha spiegato Sarandos agli investitori.
Al tempo stesso, il dirigente ha voluto chiarire che l’interesse della piattaforma non riguarda le reti via cavo del gruppo Warner, come CNN, TNT, Food Network o Animal Planet. “Siamo stati molto chiari in passato sul fatto che non abbiamo alcun interesse a possedere reti di media tradizionali. Non è cambiato nulla da allora”, ha ribadito Sarandos.
Il grande risiko dello streaming
Il tempismo non è casuale. Warner Bros Discovery ha annunciato di aver ricevuto tre offerte non sollecitate da parte di Paramount Skydance, e il suo consiglio di amministrazione ha iniziato a valutare diverse opzioni: dalla scissione tra le attività di studio e quelle televisive, fino alla vendita totale o parziale del gruppo.
In tale contesto, l’interesse di Netflix non solo accende i riflettori su un possibile “big bang” industriale ma conferma anche come il settore stia entrando in una fase di concentrazione estrema, dove le piattaforme di streaming competono per garantirsi contenuti esclusivi, library storiche e proprietà intellettuali riconoscibili a livello globale.
Se l’acquisizione dovesse andare in porto, Netflix non si limiterebbe più a distribuire i contenuti di altri ma diventerebbe proprietaria diretta di alcune tra le IP più redditizie e amate del mondo. È un passaggio che trasformerebbe l’azienda da piattaforma di distribuzione a major cinematografica a pieno titolo, segnando la fine definitiva dei confini tra streaming e cinema tradizionale.
Sarebbe anche un segnale forte a tutto il mercato: la competizione con Disney+, Amazon e Apple TV+ non si gioca più soltanto sulle produzioni originali ma sulla conquista del patrimonio narrativo dell’industria dell’intrattenimento. E in questo gioco, Netflix sembra pronta a muovere la pedina più audace della sua storia.
Fonte: Reuters


