L’Italia starebbe negoziando con SpaceX, l’azienda spaziale di Elon Musk, un accordo da 1,6 miliardi di dollari per fornire servizi di telecomunicazioni sicuri al nostro governo.
A riferirlo è Bloomberg, secondo cui qualora l’accordo venisse finalizzato, sarebbe il più grande progetto di questo tipo in Europa, con implicazioni strategiche per la sicurezza nazionale e la gestione delle emergenze.
Le trattative, confermate dal governo italiano, sono ancora in corso e non è stato firmato alcun contratto definitivo.
Tuttavia, il progetto ha già ottenuto l’approvazione sia dei Servizi di Intelligence che del Ministero della Difesa.
L’accordo prevede l’implementazione di un sistema di crittografia avanzata per proteggere le comunicazioni telefoniche e Internet utilizzate dal governo, oltre a servizi di comunicazione per le forze armate italiane nel Mediterraneo.
Inoltre, include la distribuzione di servizi satellitari diretti al supporto di emergenze come attacchi terroristici o disastri naturali.
Un contesto complesso
Le negoziazioni con SpaceX, iniziate nel 2023, avevano subito uno stallo fino a poco tempo fa.
Il dialogo sembra aver ripreso slancio dopo la recente visita del Primo Ministro Giorgia Meloni a Donald Trump, presidente eletto degli Stati Uniti, nella sua residenza di Mar-a-Lago in Florida.
Il governo italiano ha chiarito che la questione non è stata oggetto di discussione durante l’incontro ma è evidente come le relazioni internazionali stiano giocando un ruolo cruciale in questo progetto.
SpaceX è già presente in Italia con il suo servizio Starlink, una rete di oltre 7.000 satelliti che forniscono connessioni a banda larga in tutto il mondo.
Nel 2024, l’azienda ha ampliato la sua copertura a più di 20 nazioni, consolidando la sua posizione nel settore delle comunicazioni satellitari.
Non mancano però le tensioni: Starlink ha accusato Telecom Italia di ostacolare il rollout dei suoi servizi nel paese, e alcune fazioni del governo italiano si oppongono all’accordo per il timore che possa danneggiare i fornitori locali di telecomunicazioni.
Una scelta strategica per l’Italia
L’Italia considera le telecomunicazioni un settore strategico.
Il governo detiene partecipazioni in Telecom Italia e nella rete FiberCop, controllata dal fondo statunitense KKR, oltre a controllare Open Fiber, concorrente diretto.
Nonostante queste risorse, il paese sta esplorando nuove soluzioni per rafforzare la propria infrastruttura tecnologica.
Tra le alternative valutate troveremmo il progetto europeo IRIS² e una costellazione satellitare nazionale, entrambe opzioni scartate a causa dei costi elevati, stimati oltre i 10 miliardi di euro.
SpaceX rappresenta quindi una soluzione più accessibile, con un costo inferiore e una tecnologia già collaudata.
Il peso di SpaceX nel panorama delle telecomunicazioni
Il dominio di SpaceX nel settore delle comunicazioni satellitari è il risultato di una combinazione di innovazione tecnologica, strategie di mercato e influenza politica di Elon Musk.
L’azienda offre servizi per usi commerciali, militari e governativi, e sta sviluppando prodotti come Starshield per applicazioni sensibili.
In questo scenario, l’accordo con l’Italia rappresenterebbe un ulteriore consolidamento della sua presenza in Europa, oltre a una potenziale spinta per l’adozione di tecnologie satellitari avanzate nel Mediterraneo.
Mentre le discussioni proseguono, l’Italia si trova di fronte a una decisione cruciale: affidarsi a SpaceX per le sue esigenze di telecomunicazione strategica o continuare a puntare su soluzioni interne ed europee.
Qualunque sia l’esito, il progetto segnerà una svolta per il paese in termini di sicurezza tecnologica e infrastrutture digitali.


