Mark Zuckerberg ha aggiornato i suoi occhiali smart Ray-Ban Meta introducendo la traduzione linguistica in tempo reale e nuove funzionalità video basate sull’intelligenza artificiale.
E a noi, trekker da sempre, sembra proprio che la fantascienza di Star Trek si stia trasformando in realtà.
Arriva la versione v11
Annunciata per la prima volta durante la conferenza Connect di settembre, questa caratteristica richiama alla mente il leggendario traduttore universale utilizzato dai protagonisti della serie cult per comunicare con specie aliene.
Ed è stata resa disponibile da oggi, grazie all’aggiornamento software v11, riservato agli utenti del programma “Early Access”.
La nuova funzionalità sarà disponibile progressivamente a partire da lunedì e integra anche Shazam, l’app per il riconoscimento musicale.
Già a settembre, Meta aveva annunciato un pacchetto di nuove funzioni basate sull’AI, tra cui strumenti per impostare promemoria, scansionare codici QR e numeri di telefono tramite comandi vocali.
Anche in Italia
Lo scorso novembre, il colosso di Menlo Park ha annunciato l’espansione delle funzionalità di intelligenza artificiale integrate nei Ray-Ban Meta in Francia, Irlanda, Spagna e Italia.
Il che segna un’evoluzione significativa nel settore dei dispositivi indossabili, consentendo agli utenti europei di sfruttare le tecnologie AI per semplificare attività quotidiane.
Rimangono comunque alcune limitazioni. Ad esempio, al momento non è possibile ricevere risposte specifiche riguardo l’oggetto inquadrato con gli occhiali, mentre sono supportate richieste più generiche, come la ricerca di un ristorante nelle vicinanze.
Come spiegato dalla stessa Meta, le normative europee sulla privacy rappresentano ancora un ostacolo al pieno sfruttamento delle potenzialità degli occhiali smart.
La fantascienza di Meta si fonde con la realtà
Al di là delle limitazioni appena esposte, l’offerta dei Ray-Ban intelligenti appare comunque fantascientifica.
Il traduttore universale di Star Trek era un dispositivo immaginario pensato per superare le barriere linguistiche durante l’esplorazione spaziale.
Ora, gli occhiali di Zuckerberg stanno trasformando questa visione in uno strumento concreto, aprendo la strada a una comunicazione senza confini linguistici.


