Gli agenti di intelligenza artificiale rivoluzioneranno il mondo del lavoro.
Da strumenti per la scoperta di farmaci a sistemi per la gestione delle risorse umane, queste tecnologie avanzate promettono di trasformare radicalmente le aziende.
Ma non sono prive di insidie: oltre alle opportunità, emergono infatti questioni legate alla sicurezza e alla supervisione.
Nell’ultimo anno, grandi aziende tecnologiche come Salesforce, Microsoft e Workday hanno introdotto agenti IA progettati per automatizzare compiti complessi, ridurre i costi e migliorare l’efficienza.
Questi non si limitano a rispondere a domande, come i chatbot tradizionali, ma possono prendere decisioni autonome in processi aziendali critici, come il reclutamento o la gestione IT.
Se ben implementati, promettono un ritorno sull’investimento tangibile, riducendo il carico di lavoro dei dipendenti e limitando le nuove assunzioni.
“Perché solo i dirigenti dovrebbero avere assistenti digitali? Immaginate se tutti i dipendenti potessero avere un ghostwriter per email e presentazioni,” ha dichiarato Phu Nguyen, responsabile del digital workplace di Pure Storage.
Tuttavia, Gartner prevede che entro il 2028 il 15% delle decisioni aziendali sarà preso autonomamente da questi agenti, e il 25% delle violazioni informatiche sarà legato a loro. Una consapevolezza che spinge le aziende a un uso prudente.
Chi sta già usando gli Agenti IA
Alcune aziende hanno già iniziato a sperimentare gli agenti di intelligenza artificiale nei loro processi, ottenendo risultati significativi.
Johnson & Johnson, ad esempio, utilizza questi strumenti per ottimizzare la sintesi chimica nella scoperta di farmaci, accelerando passaggi cruciali come il “solvent switch” e riducendo le iterazioni manuali.
Moody’s, invece, ha sviluppato un sistema di 35 agenti che collaborano tra loro, offrendo analisi finanziarie più approfondite e prospettive diversificate su temi complessi come i rischi geopolitici.
Anche eBay si affida agli agenti IA, impiegandoli nella scrittura di codice, nella creazione di campagne di marketing e nella gestione delle inserzioni, mentre Deutsche Telekom ha introdotto un assistente digitale chiamato askT, che semplifica l’accesso alle informazioni aziendali e automatizza compiti amministrativi per i dipendenti.
Infine, Cosentino, produttore spagnolo di materiali per l’edilizia, ha adottato una “forza lavoro digitale” di agenti IA per il servizio clienti, sostituendo il lavoro umano in alcune attività operative e liberando risorse per altri compiti.
Questi esempi dimostrano come gli agenti IA stiano trasformando i processi aziendali in diversi settori, adattandosi alle esigenze specifiche delle imprese.
Riflessioni e sfide
Nonostante i successi iniziali, l’adozione degli agenti IA richiede un equilibrio delicato tra automazione e supervisione.
Le aziende devono infatti vigilare affinché non generino comportamenti indesiderati o compromettano la sicurezza. Perché è facile immaginare che ci sarà chi delegherà troppo le proprie mansioni all’intelligenza artificiale.
L’evoluzione degli agenti IA segna dunque una nuova era per il mondo del lavoro, ma il cammino è appena iniziato.
La sfida principale sarà garantire che questa tecnologia, così potente, resti sotto il controllo umano. Migliorando la produttività, senza compromettere l’occupazione. Sarà possibile?


