L’app di DeepSeek scompare dagli app store italiani

da | 29 Gen 2025 | IA

Aggiornamento

Dopo la richiesta delle autorità italiane di chiarimenti sulla gestione dei dati degli utenti, l’app di DeepSeek è scomparsa dagli store di Apple e Google in Italia.

Sebbene il Garante italiano sia stato il primo a prendere ufficialmente posizione sulla questione, altri organismi di vigilanza in Europa hanno ribadito che tutti i servizi di IA dovranno rispettare le normative regionali sulla protezione dei dati e sull’intelligenza artificiale, senza però menzionare esplicitamente DeepSeek.

Tra questi troviamo la Commissione irlandese per la protezione dei dati, che ha inviato una richiesta simile a DeepSeek, chiedendo dettagli sul trattamento delle informazioni dei cittadini irlandesi.

La startup cinese al momento non ha ancora risposto pubblicamente a nessuna delle due richieste.


News originale

La rapida ascesa di DeepSeek, la startup cinese di intelligenza artificiale che sta scuotendo il mercato, ha attirato l’attenzione non solo del mondo tecnologico, ma anche delle autorità per la protezione dei dati.

L’Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali italiana, in collaborazione con Euroconsumers, una coalizione di associazioni per la tutela dei consumatori in Europa, ha inviato una richiesta formale a DeepSeek per ottenere chiarimenti su come l’azienda gestisce i dati personali degli utenti in relazione al GDPR.

DeepSeek, i dati archiviati in Cina: il nodo della privacy

Secondo il Garante italiano, “i dati di milioni di persone in Italia” potrebbero essere a rischio.

DeepSeek ha ora 20 giorni di tempo per rispondere alle richieste delle autorità, che vogliono fare luce su quali informazioni personali vengano raccolte, come vengano utilizzate e, soprattutto, dove vengano archiviate.

Uno degli aspetti più controversi riguarda la gestione dei dati da parte di DeepSeek.

La startup ha sede in Cina e, come specificato nella sua informativa sulla privacy, conserva le informazioni degli utenti su server situati nella Repubblica Popolare Cinese.

L’azienda afferma di trasferire i dati raccolti dai vari Paesi “in conformità con i requisiti delle leggi sulla protezione dei dati applicabili”. Però, né il Garante italiano né Euroconsumers ritengono questa dichiarazione sufficiente.

Già lo scorso anno, la stessa Euroconsumers ha vinto una causa contro Grok per l’uso improprio dei dati nel training dell’intelligenza artificiale.

Ora, con DeepSeek, il focus è su quali dati personali vengano raccolti, da quali fonti e per quali scopi, incluso l’addestramento del modello AI. L’Autorità ha anche chiesto dettagli precisi sulla base legale per il trattamento di queste informazioni e sulla sicurezza dei server in Cina.

Il sospetto di speculazioni finanziarie

Mentre la startup continua a far parlare di sé, cresce anche il dibattito sulle reali intenzioni della sua crescita esplosiva. E c’è chi si sta domandando se DeepSeek non rientri in una strategia finanziaria più ampia orchestrata dal fondo hedge che la controlla.

DeepSeek, infatti, è una società cinese di intelligenza artificiale fondata nel 2023 da Liang Wenfeng, un ex prodigio della matematica e gestore di hedge fund. L’azienda è interamente posseduta e finanziata da High-Flyer, l’hedge fund co-fondato dallo stesso Liang Wenfeng.

High-Flyer, istituito nel 2016, è un fondo di investimento quantitativo che utilizza algoritmi di intelligenza artificiale per le operazioni di trading. Sotto la guida di Liang, High-Flyer ha accumulato asset per un valore di 8 miliardi di dollari.

Nel 2023, Liang ha deciso di espandere le attività nel campo dell’intelligenza artificiale, fondando DeepSeek come entità separata focalizzata sulla ricerca e sviluppo di modelli linguistici avanzati.

Questo passo ha segnato una transizione significativa dalla gestione di hedge fund all’innovazione tecnologica nel settore dell’IA. E, secondo alcuni analisti, DeepSeek potrebbe essere stata utilizzata come leva per destabilizzare il mercato, contribuendo a far crollare le azioni di colossi come Nvidia e altre aziende tecnologiche.

Con le autorità europee che stringono il cerchio sulla protezione dei dati e le tensioni geopolitiche in aumento, il caso DeepSeek potrebbe diventare un banco di prova per il futuro della regolamentazione dell’intelligenza artificiale su scala globale.

POTREBBE INTERESSARTI

OpenAI Sam Altman ChatGPT

Sam Altman dopo il no ai salvataggi di Stato, dice sì agli incentivi

Il CEO di OpenAI ha lanciato un appello al governo statunitense per estendere il credito d’imposta previsto dal Chips and Science Act anche alle infrastrutture dedicate...
Marsha Blackburn

Google ritira Gemma dopo le accuse di diffamazione della senatrice Blackburn

Dopo una risposta “allucinata” del modello Gemma, la senatrice repubblicana Marsha Blackburn accusa Google di aver inventato false accuse di stupro. Mountain View parla...
Deli Chen Deepseek

DeepSeek riappare e avverte: “L’IA cambierà tutto, e non in meglio”

Dopo mesi di silenzio, la startup simbolo dell’IA cinese torna a parlare. E il ricercatore Chen Deli avverte: “Sono positivo sulla tecnologia ma vedo in modo negativo...
Sam Altman

Sam Altman: “No ai salvataggi di Stato per le aziende di IA”

Il CEO di OpenAI interviene per frenare le polemiche dopo le dichiarazioni della sua CFO Sarah Friar, che durante il WSJ Tech Live ha evocato un possibile intervento...
tinder

Tinder vuole le nostre foto per fermare il crollo degli abbonati

Match Group scommette sull’intelligenza artificiale per interpretare interessi e personalità. Ma il prezzo è la nostra la privacy.

Sam Altman OpenAI Miyazaki

Studio Ghibli sfida OpenAI: “Basta addestrare l’IA sulle nostre opere”

Gli editori giapponesi chiedono a OpenAI di fermare l’uso dei loro contenuti per l’addestramento dei modelli generativi. Altman risponde con un post ironico su...
microsoft-uae

Trump, gli Emirati e Microsoft: l’IA diventa geopolitica

L’investimento da 15,2 miliardi di dollari di Microsoft porta per la prima volta ad Abu Dhabi le GPU Nvidia più avanzate negli Emirati. Segnando un cambio di rotta nei...
AWS Amazon

OpenAI firma con Amazon: 38 miliardi per la potenza di calcolo

Il colosso guidato da Sam Altman sigla un contratto settennale con Amazon Web Services. Gli garantirà l’accesso a 30 gigawatt di capacità per la prossima...
Google Veo3

Google lancia il suo primo spot con l’IA, ma dimentica la trasparenza

Google sceglie un personaggio non umano per evitare l’effetto inquietante dei volti sintetici, ma omette di dichiarare che lo spot è interamente generato con Veo...
Sam Altman ChatGPT

Altman sbotta: “Basta domande sui ricavi di OpenAI”

Nell’intervista con Nadella, il CEO di OpenAI reagisce alle speculazioni sui conti: “Abbiamo superato ogni piano industriale presentato a Microsoft”.

Share This