Fondata nel 2018, Epirus è una delle aziende più innovative nel settore della difesa, specializzata nello sviluppo di sistemi a microonde ad alta potenza (HPM).
La sua tecnologia di punta, “Leonidas”, rappresenta una svolta nel contrasto alle minacce asimmetriche, come droni e dispositivi elettronici nemici. Grazie all’uso dell’intelligenza artificiale, può rilevare, tracciare e neutralizzare bersagli multipli in tempo reale.
Il sistema è scalabile e offre una difesa definita “multistrato”, ossia composta da diversi “gusci” protettivi. Usando bassi voltaggi, il sistema risulta infatti sicuro per i soldati che operano nell’area circostante.
Recentemente, Epirus ha fornito quattro di questi sistemi all’esercito statunitense, siglando un contratto da 66 milioni di dollari che rafforza il ruolo dell’azienda come partner strategico del Dipartimento della Difesa americano.
La visione del CEO di Epirus sul futuro della guerra
Andy Lowery, CEO di Epirus, in una intervista su Axios ha tracciato il futuro del campo di battaglia come un connubio stretto tra uomini e macchine, una “guerra da centauri” dove le qualità uniche degli esseri umani si combineranno con le capacità tecnologiche delle macchine.
“Possiamo ottimizzare ciò in cui gli umani eccellono e abbinarlo alle migliori tecnologie autonome”, ha spiegato, sottolineando l’importanza di integrare intelligenza artificiale e sistemi autonomi nei moderni arsenali.
Lowery ritiene che la guerra asimmetrica, con il suo carattere imprevedibile e decentralizzato, stia diventando la norma. E secondo lui, questa trasformazione richiede un ripensamento radicale delle strategie della difesa. “Oggi, non abbiamo [riferito agli USA, ndR] le risorse giuste per essere un paese in guerra”, ha affermato, criticando la lentezza e la burocrazia del sistema attuale.
E ha citato il co-fondatore di Palantir, Shyam Sankar, secondo cui il Dipartimento della Difesa funzionerebbe meglio con metà del budget speso in metà del tempo, una visione che Lowery condivide.
Parlando di geopolitica, il CEO di Epirus ha individuato nella Cina l’area più critica da monitorare. “Ho visto la loro maestria nell’elettronica di consumo durante i miei precedenti incarichi”, ha detto, sottolineando come le capacità tecnologiche cinesi rappresentino una sfida significativa per gli Stati Uniti.
L’evoluzione tecnologica della guerra
La visione di Lowery si inserisce in un contesto più ampio di evoluzione tecnologica della guerra.
Palantir Technologies, ad esempio, è un’azienda americana leader nello sviluppo di software avanzati per l’analisi dei big data. Fondata nel 2003 da Peter Thiel, Stephen Cohen, Joe Lonsdale e Alex Karp, la società con sede a Denver, in Colorado, sta trasformando il modo in cui i conflitti vengono gestiti, puntando su rapidità decisionale e precisione operativa.
Il che spiega il nome stesso dell’azienda, ispirato ai “palantíri“, sfere magiche descritte ne Il Signore degli Anelli di J.R.R. Tolkien, capaci di consentire comunicazioni e visioni a distanza.
Un altro importante attore è Anduril Industries, un’azienda statunitense di tecnologia per la difesa, specializzata nello sviluppo di sistemi autonomi avanzati. Fondata nel 2017 da Palmer Luckey (già noto per aver creato Oculus Rift), insieme a Trae Stephens, Matt Grimm, Joe Chen e Brian Schimpf, l’azienda con sede a Costa Mesa, California, si distingue per l’integrazione di intelligenza artificiale e robotica nei suoi prodotti.
Il risultato sono soluzioni come sistemi aerei senza pilota (UAS), contromisure per UAS (CUAS), sistemi di sorveglianza autonomi e software di comando e controllo in rete. Tutto ciò è gestito dalla piattaforma centrale Lattice, che funge da sistema operativo che coordina vari sensori e dispositivi.
L’approccio innovativo di Anduril ha attratto significativi investimenti, tra cui un finanziamento di 1,5 miliardi di dollari nel 2024, portando la valutazione dell’azienda a 14 miliardi di dollari.
Anche in questo caso, l’origine del nome dell’azienda è da ricercarsi in Tolkien: Anduril è infatti il dalla spada di Aragorn ne Il Signore degli Anelli.
Quanto scritto finora conferma non lo solo le imprevedibili declinazioni della letteratura fantasy ma anche la transizione verso un futuro in cui gli esiti della guerra non saranno più determinati solo dalla potenza di fuoco, bensì dalla capacità di adattarsi a un panorama in continua evoluzione.
Aziende come Epirus, Palantir e Anduril sono all’avanguardia di questa trasformazione, ridefinendo i confini tra uomo e macchina sul campo di battaglia. Ma ponendo al contempo una serie riflessioni di natura etica e strategica, soprattutto in termini di controllo umano sulle decisioni letali.


